Non
c’è mai molto tempo per scrivere ma, approfittando di una piccola
pausa, ho pensato di scrivere una cosa in modo un po’ ironico, tanto per
spezzare un po’.
Ad
ognuna la propria fantasia. Ci sono donne che sognano di far sesso con
il ginecologo, così la visita diventa un momento profondamente
eccitante. Nella penombra della stanza la donna si sfila i tacchi
(perché ci sono donne che indossano tacchi anche per andare in ospedale
facendo un gran baccano), poi i jeans attillati, si stende sul bordo del
lettino e poggia i piedini profumati e laccati di smalto rosa sul
poggia piedi. Alcuni medici sono molto confidenziali e danno del tu.
Spesso sono anche sexy ed hanno una voce profonda e sensuale.
-Fammi un bel respiro per favore.
Lei inspira e sente già il corpo vibrare al pensiero di cosa l’attende.
-Come ti senti? – le chiede il dottore.
-Bene grazie- risponde lei – anche se preferirei che il tempo fosse migliore.
-Eh già, ma presto arriverà la primavera. Hai avuto nessun problema ultimamente?
-No…ma mi aveva consigliato di tornare per una visita…
-Certo, certo, hai fatto bene.
Nel
frattempo il nostro dottor Cuore infila la sonda, che ha una forma
allungata per penetrare meglio la donna, nel dito di un guanto in
lattice, ci spreme su una gelatina freddissima, come se fosse panna
appena uscita dal frigo e pronta ad essere sparsa su un piattino di
fragole e, con estrema dolcezza – i ginecologi sono più delicati delle
colleghe – abbatte le resistenze della calda vagina della paziente la
quale, completamente rilassata, chiude gli occhi e, complice la
semioscurità, si mordicchia il labbro, immaginando le grandi mani del
dottore massaggiarle i fianchi.
La
sonda inizia a roteare dentro l’utero della paziente, in modo delicato,
ma la donna lo sente tutto dentro quel coso duro, ed è come se fosse
l’amante a muoverle dentro uno di quei falli lunghi che ti riempiono e
ti fanno gridare durante tutto l’amplesso.
-Rilassati- sussurra lui, con la solita voce morbida e rassicurante.
Il
dottore commenta ciò che si proietta sul monitor e lei annuisce come
se, anziché immaginare che quel coso duro che ha dentro sia un pene, in
realtà capisse davvero quello che le sta dicendo.
Ora,
quando si sfila la sonda la donna è bagnatissima, perché fuoriescono i
liquidi, un po’ come quando un uomo le viene dentro e lei spinge per
buttare via il seme.
E
se lui sfilasse la sonda, si abbassasse i pantaloni e si avvicinasse a
lei e, complice la lubrificazione, le infilasse dentro il suo pene bello
duro? Provate ad immaginarvi pazienti o dottori. Lei magari con dei
capezzoli induriti, dietro la camicetta aderente, il corpo totalmente
rilassato ed esattamente all’altezza del vostro membro. L’avete notata
già mentre sedeva in sala d’aspetto, con i capelli corvini, mossi,
lunghi fino alla schiena e quel corpo morbido, quel sorriso dolce e
provocante insieme e un paio di occhialetti da maestrina.
Ed
è lì ora, seminuda davanti a voi, con le labbra carnose dischiuse. Non
perdete tempo in preliminari, è lì, vogliosa, davanti a voi! Con un
colpo secco siete dentro di lei, così aperta, bagnata e calda. Le aprite
la camicetta ed escono fuori le tette dure come mele, con dei capezzoli
piccoli e tesi. La sola vista vi fa salire il sangue alla testa così
prendete la sonda e la infilate tutto nel suo bel culetto. Il suo
piacere vi avvolge e magari c’è anche un’assistente che vi spia della
buco della serratura a da una piccola apertura della porta a soffietto.
Magari potreste coinvolgerla e fare in modo che vi lecchi i testicoli e
poi le tette della paziente, magari potrebbe leccarle il buchetto del
culo. Oppure, stavolta, potreste lasciarla lì a guardare, senza neppure
il coraggio di masturbarsi.
Ancora,
facendo un passo indietro, potreste limitarvi a masturbare la donna con
quella sonda fino alla farla venire, senza toccarla e poi sborrarle
addosso, sul pube, sulle tette, sul viso...magari in bocca.
A
voi la scelta. Se siete la paziente, un’occasione così non vi
ricapiterà più e la sognerete a lungo mentre siete nel letto e vi
toccate.
Mi
fermo qui, la pausa è conclusa. E’ stato divertente pensarci. La
prossima volta dovrò cimentarmi in qualcosa di più forte forse, qualche
suggerimento?
Elle.
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