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sabato 19 marzo 2011

Fantasie strampalate durante la pausa

Non c’è mai molto tempo per scrivere ma, approfittando di una piccola pausa, ho pensato di scrivere una cosa in modo un po’ ironico, tanto per spezzare un po’.

Ad ognuna la propria fantasia. Ci sono donne che sognano di far sesso con il ginecologo, così la visita diventa un momento profondamente eccitante. Nella penombra della stanza la donna si sfila i tacchi (perché ci sono donne che indossano tacchi anche per andare in ospedale facendo un gran baccano), poi i jeans attillati, si stende sul bordo del lettino e poggia i piedini profumati e laccati di smalto rosa sul poggia piedi. Alcuni medici sono molto confidenziali e danno del tu. Spesso sono anche sexy ed hanno una voce profonda e sensuale.
-Fammi un bel respiro per favore.
Lei inspira e sente già il corpo vibrare al pensiero di cosa l’attende.
-Come ti senti? – le chiede il dottore.
-Bene grazie- risponde lei – anche se preferirei che il tempo fosse migliore.
-Eh già, ma presto arriverà la primavera. Hai avuto nessun problema ultimamente?
-No…ma mi aveva consigliato di tornare per una visita…
-Certo, certo, hai fatto bene.
Nel frattempo il nostro dottor Cuore infila la sonda, che ha una forma allungata per penetrare meglio la donna, nel dito di un guanto in lattice, ci spreme su una gelatina freddissima, come se fosse panna appena uscita dal frigo e pronta ad essere sparsa su un piattino di fragole e, con estrema dolcezza – i ginecologi sono più delicati delle colleghe – abbatte le resistenze della calda vagina della paziente la quale, completamente rilassata, chiude gli occhi e, complice la semioscurità, si mordicchia il labbro, immaginando le grandi mani del dottore massaggiarle i fianchi.
La sonda inizia a roteare dentro l’utero della paziente, in modo delicato, ma la donna lo sente tutto dentro quel coso duro, ed è come se fosse l’amante a muoverle dentro uno di quei falli lunghi che ti riempiono e ti fanno gridare durante tutto l’amplesso.
-Rilassati- sussurra lui, con la solita voce morbida e rassicurante.
Il dottore commenta ciò che si proietta sul monitor e lei annuisce come se, anziché immaginare che quel coso duro che ha dentro sia un pene, in realtà capisse davvero quello che le sta dicendo.
Ora, quando si sfila la sonda la donna è bagnatissima, perché fuoriescono i liquidi, un po’ come quando un uomo le viene dentro e lei spinge per buttare via il seme.
E se lui sfilasse la sonda, si abbassasse i pantaloni e si avvicinasse a lei e, complice la lubrificazione, le infilasse dentro il suo pene bello duro? Provate ad immaginarvi pazienti o dottori. Lei magari con dei capezzoli induriti, dietro la camicetta aderente, il corpo totalmente rilassato ed esattamente all’altezza del vostro membro. L’avete notata già mentre sedeva in sala d’aspetto, con i capelli corvini, mossi, lunghi fino alla schiena e quel corpo morbido, quel sorriso dolce e provocante insieme e un paio di occhialetti da maestrina.
Ed è lì ora, seminuda davanti a voi, con le labbra carnose dischiuse. Non perdete tempo in preliminari, è lì, vogliosa, davanti a voi! Con un colpo secco siete dentro di lei, così aperta, bagnata e calda. Le aprite la camicetta ed escono fuori le tette dure come mele, con dei capezzoli piccoli e tesi. La sola vista vi fa salire il sangue alla testa così prendete la sonda e la infilate tutto nel suo bel culetto. Il suo piacere vi avvolge e magari c’è anche un’assistente che vi spia della buco della serratura a da una piccola apertura della porta a soffietto. Magari potreste coinvolgerla e fare in modo che vi lecchi i testicoli e poi le tette della paziente, magari potrebbe leccarle il buchetto del culo. Oppure, stavolta, potreste lasciarla lì a guardare, senza neppure il coraggio di masturbarsi.
Ancora, facendo un passo indietro, potreste limitarvi a masturbare la donna con quella sonda fino alla farla venire, senza toccarla e poi sborrarle addosso, sul pube, sulle tette, sul viso...magari in bocca.
A voi la scelta. Se siete la paziente, un’occasione così non vi ricapiterà più e la sognerete a lungo mentre siete nel letto e vi toccate.
Mi fermo qui, la pausa è conclusa. E’ stato divertente pensarci. La prossima volta dovrò cimentarmi in qualcosa di più forte forse, qualche suggerimento?

Elle.

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