Cena,
sorpresa, sesso nella vasca da bagno.
L’idea
per l’anniversario era splendida. Una
piccola novità per ravvivare il rapporto e divertirsi con suo marito.
La
cena era stata perfetta, a lume di candela, Moon
river in sottofondo. Per la serata ha scelto un look diverso dal solito. I
capelli sono raccolti e tenuti fermi da un fermaglio, indossa due pendenti
formate da cascate dorate di piccoli dischi e una collana abbinata. Camicetta a
maniche lunghe di seta, corsetto blu e gonna in tinta. Tacco 15. Trucco
essenziale, per sottolineare lo sguardo nocciola e le labbra piccole.
Dopo
la cena lui si siede sul divano.
Gli
si para davanti, con indosso un largo cappello scuro, leggermente imbarazzata e
sorride davanti alla sua espressione attonita.
-Dobbiamo
uscire? – le chiede.
-No,
- ride lei -questo è il mio regalo di anniversario per te.
Justify My Love, Madonna.
Inizia
a muoversi lentamente, a tempo di musica. Senza distogliergli gli occhi di
dosso, con gli orecchini che tintinnano, poggia un piede e poi l’altro sul
basso tavolino di fronte al divano.
Le sue dita armeggiano appena
con la zip della gonna, prima che scivoli lungo le gambe, disegnando un fiore
scuro indefinito ai suoi piedi. La spinge poco lontano e anche quel gesto,
apparentemente casuale, è ricercato. La sua gamba tesa è femminile, la luce
soffusa evidenzia le calze a rete con decoro in fiori. Sono sorrette dalle
giarrettiere, nota lui con sorpresa.
Si siede sulle sue gambe e gli
chiede in tono languido: - Mi slacci il corsetto, per favore?
Lui obbedisce, ammutolito.
Quando finisce, lei si mette a cavalcioni su di lui, avvina le labbra alle sue
ma quando lui si protende, lei lo respinge. Si sfila il cappello e lo lancia
lontano. Gli accarezza la bocca e legge il desiderio negli occhi del marito. Si
alza, indietreggia, toglie il fermaglio ai capelli che scivolano sulle sua
spalla. Odorano di rose.
Adesso può concentrarsi sulla
camicetta.
Sulle note della musica il suo
corpo descrive movimenti sinuosi, ruota su se stessa, gradualmente, inclinando
la testa da una parte, lasciando che i capelli le coprano parzialmente il viso.
Si assicura di aprire ogni bottone davanti agli occhi del suo
spettatore.
Gioca con gli oggetti della
casa, si abbassa lungo la parte e si risolleva, come se dovesse prendere
qualcosa, lasciando che il suo bel sedere sia in bella mostra.
Quando arriva all’ultimo
bottone, si siede di nuovo su di lui, appoggiando appena la schiena inarcata
sul suo petto, lascia che lui intraveda le rotondità dei sui seni, ma quando
lui tenta di toccali, lei si alza e si mette sul tavolino. Non si toglie subito
la camicia.
Si apre prima un polsino e poi
l’altro.
Gli volta le spalle, e gira
solo la testa per sorridergli, maliziosa. Gioca con la camicia, alzandola e
abbassandola appena sotto le spalle, aprendola del tutto mentre ruota il
delizioso fondoschiena. Lascia cadere anche la camicia di seta, che emana un
lieve bagliore, quando attraversa il fascio di luce delle candele.
Rimane in guêpière nera, senza spalline,
semitrasparente, al di sotto del quale si vedono gli slip.
E’ deliziosamente attraente. Ruota su se stessa, la
mutandine risaltano il suo sedere a mandolino, il bustino la sue curve non
molto abbondanti ma comunque femminili.
Sposta il tavolino, divarica le gambe dell’uomo e
poggia il suo piede sul divano, a pochi cm dalla patta dei suoi pantaloni.
Slaccia la giarrettiera della gamba destra, poi quella sinistra, avendo cura
che il suo piede non sfiori nemmeno il suo eccitato osservatore.
Buttons. Pussycat Dolls.
Lei prende una sedia, ma gli gira le spalle, e si
siede con calma esasperante, lasciando che colga ogni movimento della pelle, le
gambe che si tendono,il sedere sporge appena. Risolleva i capelli, lasciando
sfuggire qualche ciocca. Ogni bottone della guêpière è un passo verso il
piacere… Così, dopo qualche passo
di danza a ritmo della canzone, più movimentata, cadono anche le mutandine. Rimane
quasi nuda, con le calze, i tacchi, e un braccio intorno ai seni.
Gli manda un bacio a fior di labbra e gli dice: - Seguimi.
Lo conduce presso la stanza con l’idromassaggio.
Accende un paio di grosse candele aromatiche, apre il rubinetto dell’acqua
calda.
Gli si
avvicina e inizia a spogliarlo, sa di averlo eccitato molto. Ogni indumento
tolto viene seguito da carezze e baci, ma il pene che esce fuori dalle mutande, già eretto, non lo tocca. Non ancora.
Quando l’acqua ha quasi raggiunto il giusto livello,
lei si siede sul bordo della vasca, tende una gamba e lui capisce che deve
sfilarle le scarpe e poi le calze. Gli costa un grande sforzo non cedere alla
tentazione di possederla immediatamente. Ma resiste. Si baciano ed entrano
nella vasca e, immersi nel vapore caldo, raggiungono il piacere.
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