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lunedì 30 gennaio 2012

Striptease

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Cena, sorpresa, sesso nella vasca da bagno.

L’idea per l’anniversario era splendida. Una piccola novità per ravvivare il rapporto e divertirsi con suo marito.

La cena era stata perfetta, a lume di candela, Moon river in sottofondo. Per la serata ha scelto un look diverso dal solito. I capelli sono raccolti e tenuti fermi da un fermaglio, indossa due pendenti formate da cascate dorate di piccoli dischi e una collana abbinata. Camicetta a maniche lunghe di seta, corsetto blu e gonna in tinta. Tacco 15. Trucco essenziale, per sottolineare lo sguardo nocciola e le labbra piccole.

Dopo la cena lui si siede sul divano.

Gli si para davanti, con indosso un largo cappello scuro, leggermente imbarazzata e sorride davanti alla sua espressione attonita.

-Dobbiamo uscire? – le chiede.

-No, - ride lei -questo è il mio regalo di anniversario per te.

Justify My Love, Madonna.

Inizia a muoversi lentamente, a tempo di musica. Senza distogliergli gli occhi di dosso, con gli orecchini che tintinnano, poggia un piede e poi l’altro sul basso tavolino di fronte al divano.

Le sue dita armeggiano appena con la zip della gonna, prima che scivoli lungo le gambe, disegnando un fiore scuro indefinito ai suoi piedi. La spinge poco lontano e anche quel gesto, apparentemente casuale, è ricercato. La sua gamba tesa è femminile, la luce soffusa evidenzia le calze a rete con decoro in fiori. Sono sorrette dalle giarrettiere, nota lui con sorpresa.

Si siede sulle sue gambe e gli chiede in tono languido: - Mi slacci il corsetto, per favore?

Lui obbedisce, ammutolito. Quando finisce, lei si mette a cavalcioni su di lui, avvina le labbra alle sue ma quando lui si protende, lei lo respinge. Si sfila il cappello e lo lancia lontano. Gli accarezza la bocca e legge il desiderio negli occhi del marito. Si alza, indietreggia, toglie il fermaglio ai capelli che scivolano sulle sua spalla. Odorano di rose.

Adesso può concentrarsi sulla camicetta.

Sulle note della musica il suo corpo descrive movimenti sinuosi, ruota su se stessa, gradualmente, inclinando la testa da una parte, lasciando che i capelli le coprano parzialmente il viso. Si assicura di aprire ogni bottone davanti agli occhi del suo spettatore.

Gioca con gli oggetti della casa, si abbassa lungo la parte e si risolleva, come se dovesse prendere qualcosa, lasciando che il suo bel sedere sia in bella mostra.

Quando arriva all’ultimo bottone, si siede di nuovo su di lui, appoggiando appena la schiena inarcata sul suo petto, lascia che lui intraveda le rotondità dei sui seni, ma quando lui tenta di toccali, lei si alza e si mette sul tavolino. Non si toglie subito la camicia.

Si apre prima un polsino e poi l’altro.

Gli volta le spalle, e gira solo la testa per sorridergli, maliziosa. Gioca con la camicia, alzandola e abbassandola appena sotto le spalle, aprendola del tutto mentre ruota il delizioso fondoschiena. Lascia cadere anche la camicia di seta, che emana un lieve bagliore, quando attraversa il fascio di luce delle candele.

Rimane in guêpière nera, senza spalline, semitrasparente, al di sotto del quale si vedono gli slip.

E’ deliziosamente attraente. Ruota su se stessa, la mutandine risaltano il suo sedere a mandolino, il bustino la sue curve non molto abbondanti ma comunque femminili.

Sposta il tavolino, divarica le gambe dell’uomo e poggia il suo piede sul divano, a pochi cm dalla patta dei suoi pantaloni. Slaccia la giarrettiera della gamba destra, poi quella sinistra, avendo cura che il suo piede non sfiori nemmeno il suo eccitato osservatore.

Buttons. Pussycat Dolls.

Lei prende una sedia, ma gli gira le spalle, e si siede con calma esasperante, lasciando che colga ogni movimento della pelle, le gambe che si tendono,il sedere sporge appena. Risolleva i capelli, lasciando sfuggire qualche ciocca. Ogni bottone della guêpière è un passo verso il piacere…  Così, dopo qualche passo di danza a ritmo della canzone, più movimentata, cadono anche le mutandine. Rimane quasi nuda, con le calze, i tacchi, e un braccio intorno ai seni.

Gli manda un bacio a fior di labbra e gli dice: - Seguimi.

Lo conduce presso la stanza con l’idromassaggio. Accende un paio di grosse candele aromatiche, apre il rubinetto dell’acqua calda.

Gli si avvicina e inizia a spogliarlo, sa di averlo eccitato molto. Ogni indumento tolto viene seguito da carezze e baci, ma il pene che esce fuori dalle mutande, già eretto, non lo tocca. Non ancora.

Quando l’acqua ha quasi raggiunto il giusto livello, lei si siede sul bordo della vasca, tende una gamba e lui capisce che deve sfilarle le scarpe e poi le calze. Gli costa un grande sforzo non cedere alla tentazione di possederla immediatamente. Ma resiste. Si baciano ed entrano nella vasca e, immersi nel vapore caldo, raggiungono il piacere.

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