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martedì 6 novembre 2012

Il glande


Il glande era la cosa più sexy che avesse.
Il suo pene era leggermente curvo, ma stretto nel mio pugno che lo sfregava lentamente, divenne subito molto duro. Mi soffermai ad osservarlo. Il suo glande mi eccitava. Era morbido, spiccava nella lieve peluria del pube ed aveva un vago odore di talco. Il suo pene, mi ritrovai a pensare, rispecchiava l’uomo che avevo davanti, forte, giovane… eccitante. 
Accostai mollemente la lingua al glande, come si accarezza un gelato artigianale per sentire la prima volta se il sapore è come ce lo immaginiamo. Ci indugiai sopra, e risalii dal basso verso l'alto, lentamente.
La punta della mia lingua lo rendeva turgido, chiusi gli occhi e lo baciai teneramente. Man mano che le mie labbra premevano sul pene, si dischiudevano, lasciandolo scivolare nella bocca, accolti dalla mia lingua calda. 
Succhiai avidamente la cappella, accarezzandogli le gambe e lasciandomi strizzare i capezzoli e lì, in ginocchio davanti a lui, sul pavimento, accolsi il suo seme, che scivolò rapido nella mia gola, mentre i nostri occhi non cessavano di guardarsi.

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